In ambito Le condotte idriche sono costituite da differenti componenti: 1) cisterne di accumulo 2) boiler 3) condotte di acqua 4) punti terminali (rubinetti, docce, ecc).
L’acqua contiene diverse impurità che sono in grado di accumularsi sulle pareti delle cisterne e con la corrente dell’acqua esse vengono trasportate anche nelle tubature.
All’interno dell’acqua troviamo anche diversi microrganismi, talvolta alcuni patogeni per l’uomo come la Legionella SPP, la pseudomonas aeruginosa, ecc, che pur presenti inizialmente in piccole quantità, trovano ambiente favorevole di coltura e proliferazione, nutrienti e protezione, nel calcare ed inerti che si depositano nelle cisterne e tubature.
Quando la colonizzazione dell’impianto è divenuta massiccia questi microrganismi, anche patogeni per l’uomo, fuoriescono dalla rete idrica attraverso i punti terminali e si trasferiscono nell’ambiente all’interno delle goccioline nebulizzate dagli stessi terminali.
Quando l’uomo respira elevate quantità di goccioline nebulizzate, queste si depositano negli alveoli polmonari assieme ai batteri patogeni in esse contenuti. Spesso il sistema immunitario, pur reagendo, non è in grado di sconfiggere una così elevata aggressione batterica. Si generano così una serie di patologie che aggravano le condizioni delle persone colpite, non solo di coloro che godono di perfetta salute, ma anche e soprattutto di coloro che dispongono di difese immunitarie basse (immunodepressi od immunosoppressi) poiché affetti da patologie diverse (malati oncologici, diabetici, con problematiche cardiache) o convalescenti dopo interventi chirurgici.
Dobbiamo tenere a mente che i farmaci antibiotici sono sempre meno efficaci nella eliminazione delle infezioni batteriche, per cui è indispensabile PREVENIRE la presenza e proliferazione batterica piuttosto che combatterla con farmaci che oramai potrebbero essere inefficaci.
Negli Ospedali, il rischio di ammalarsi è maggiore poiché vi sono pazienti con basse difese immunitarie a causa di patologie per le quali sono ricoverati.
In sala operatoria invece l’acqua che i chirurghi utilizzano per lavarsi le mani prima di ogni intervento deve essere priva di carica batterica poiché contrariamente trasferirebbero le cause di infezione non appena entrati in contatto con le ferite del paziente.
Tale prevenzione ridurrebbe il massiccio uso, specie in ambito ospedaliero, che si usa fare dei farmaci antibiotici o si ridurrebbero notevolmente i contenziosi che frequentemente si instaurano con il paziente a causa di infezioni contratte in ambito nosocomiale.